Quando per vari motivi non si riescono a pagare le rate del mutuo del condominio o di un creditore qualsiasi, all’orizzonte spunta lo spettro della procedura esecutiva; conoscerla può aiutarti a capire come muoverti e come risolvere.
L’iter della procedura esecutiva
Il debitore viene informato che è stata avviata una procedura esecutiva a suo carico attraverso l’invio del pignoramento immobiliare. Il creditore, sia esso persona fisica o giuridica, tenta così di tutelare i propri interessi. Se si possiede una casa c’è il rischio concreto che si arrivi ad un’asta immobiliare.
Come si giunge all’asta?
Ci sono passi che il creditore deve intraprendere.
Innanzitutto, è necessario che il creditore contatti il tribunale per convalidare il decreto ingiuntivo (in caso di mutuo bancario questo step viene saltato) e con esso intima al debitore di saldare il debito entro una data ufficiale.
Se il saldo non avviene il tribunale invierà al debitore un atto di precetto affinché paghi entro dieci giorni. In caso di mancato saldo si arriva infine al pignoramento che attiva la procedura esecutiva.
Rischi ed insidie del pignoramento
Quando il pignoramento è attivo, il creditore presenta una istanza di vendita presso il tribunale; il giudice convalida questa richiesta nominando il Delegato alla vendita (sostituto del Giudice nelle attività di vendita), il CTU (tecnico valutatore del bene pignorato) ed il Custode (incaricato ad effettuare le visite del bene pignorato ed altre attività inerenti la custodia del bene), che si occuperanno di svolgere le operazioni necessarie all’attuazione della procedura per la successiva vendita dell’immobile all’asta.
Nel caso siano stati contratti più debiti , eventuali creditori (Condominio, Fisco, Fornitori vari) potranno partecipare alla procedura per recuperare il necessario.
L’asta immobiliare risolve tutto?
Non sempre; è una questione un pò complicata!
Lasciare che il proprio immobile vada all’asta significa svilire il suo valore con la conseguenza che la somma recuperata dalla vendita in asta potrebbe non bastare a saldare il debito totale.
Inoltre ci sono, costi aggiuntivi a carico del debitore e dunque, attendere gli eventi non è mai la soluzione migliore.
In sintesi, il rischio è quello di perdere la casa e restare indebitato!
Come agire per bloccare la procedura?
Si può vendere l’immobile senza arrivare all’asta e saldare in questo modo tutti i debiti.
Tramite la soluzione del saldo e stralcio viene stabilita una accordo stragiudiziale direttamente col creditore, evitando quindi ulteriori spese legali e di giustizia.
Piuttosto che affrontare un iter lungo e complesso spesso il Creditore è predisposto ad accettare la proposta a saldo e stralcio a condizione che risulti migliorativa rispetto a quanto sta facendo per recuperare.
Come si attua un saldo e stralcio?
Improvvisare costa caro! Pensare di alzare il telefono o inviare una mail e dire “cara Banca ti offro questo”, nel 99% dei casi viene visto come una presa in giro, un tentativo di frode”!
Se ci pensi bene potrebbe essere così anche per te.
Ricordati che è il creditore che tiene il coltello dalla parte del manico e dunque è necessario comunicare in maniera adeguata.
Per poter ottenere un accordo è necessario fare di più!!!
E allora qual è la cosa sensata da fare?
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