Non sono pochi gli esecutati che presi dalla disperazione più totale, si fanno tentare da soluzioni creative ed agiscono di impulso senza valutare le conseguenze delle proprie azioni.
Hai presente quando cerchi delle risposte ad un quesito che non riesci a soddisfare e cadi nell’errore di “accettare” qualsiasi idea che appare buona senza valutare i pro e contro?
In un precedente articolo ho analizzato l’utilità da parte dell’esecutato di ricomprare la casa in asta e abbiamo evidenziato il rischio di insuccesso e molto altro ancora .
In questo articolo ti spiego invece quali sono le conseguenze quando partecipi in asta per ricomprare la tua casa, ma senza avere i soldi per pagarla; dunque analizzeremo cosa significa essere considerato “Aggiudicatario inadempiente”.
Indice dei contenuti
- Come si partecipa ad un’asta immobiliare
- Quando si diventa “Aggiudicatario Inadempiente”
- Quali sono le conseguenze
- Come uscirne vincitore
Come si partecipa ad un’asta immobiliare
Devi sapere che per partecipare alla vendita, oltre ai documenti richiesti, è necessario versare un acconto del 10 % (variabile in base al tribunale) del valore che si vorrebbe offrire e, in caso di aggiudicazione, devi versare la differenza entro e non oltre 120 giorni.
Tuttavia come viene spiegato in questo articolo, se hai ricevuto il pignoramento immobiliare e la tua casa è in esecuzione forzata, secondo la legge non puoi partecipare direttamente alla vendita quindi se proprio vuoi (ri)comprarti l’appartamento in asta dovrai far partecipare una persona di fiducia (un familiare o un parente stretto).
Immagina la situazione: il tuo parente partecipa all’asta ma nemmeno lui – in caso di aggiudicazione del bene – ha tutti i soldi necessari: con molta probabilità, verserà solo l’acconto e farà rilanci su rilanci. Non tanto per ricomprare la casa, quanto invece per aggiudicarsi l’immobile.
L’entità dei rilanci è un dettaglio. La cosa fondamentale è rallentare la procedura per garantirti qualche mese in più di permanenza nell’appartamento. Giusto?
OK. Ma poi cosa succede?
Succede che per raggiungere il tuo obiettivo, generi un nuovo debitore e lo condanni ad essere considerato “aggiudicatario inadempiente”
Quando si diventa Aggiudicatario Inadempiente?
Secondo la legge italiana, in caso di mancato pagamento della differenza di vendita (saldo prezzo) entro il tempo previsto il Giudice:
- programma una nuova vendita allo stesso prezzo della precedente.
- trattiene l’acconto versato a titolo di multa.
- giudica il tuo parente “aggiudicatario inadempiente” e lo condanna a pagare delle spese aggiuntive come risarcimento del danno creato al creditore.
In effetti la legge non vieta all’aggiudicatario inadempiente di riproporsi per le aste successive ma a prescindere da questo vediamo analizziamo cosa può succedere
Quali sono le conseguenze?
La cosa più grave sono le spese aggiuntive perché vengono determinate dalla differenza del prezzo con il quale il tuo parente si è aggiudicato la vendita ed il prezzo futuro con il quale sarà venduto l’appartamento.
Poiché il tuo obiettivo concordato con il tuo parente era quello di “vincere a tutti i costi”, è possibile che il valore di aggiudicazione sia notevolmente più alto rispetto alla reale convenienza di mercato – anche per eliminare la concorrenza in asta – determinando di fatto due aspetti: da un lato un aumento delle aspettative di rientro del tuo creditore e quindi di conseguenza dall’altro determini un aumento del debito sotto forma di risarcimento del danno creato al creditore, per la differenza negativa di prezzo tra le due vendite.
Come vedi cercare di ricomprarti la casa in asta con l’aiuto di familiare se non hai il denaro, non è conveniente.
Rischi di generare un danno economico, oltre che di immagine, alla persona che ti è venuta in aiuto, e che invece va tutelata.
Ma se non hai i soldi come fai a proteggerla? E’ un cane che si morde la coda.
Come uscirne vincitore?
Qualunque sia la fase della procedura esecutiva che stai attraversando, se vuoi uscirne dignitosamente devi pensare “fuori dal coro” e provare ad adottare una prospettiva differente.
Ci sono dei momenti, nella vita, in cui i “blocchi” più rigidi si riescono a sciogliere attraverso l’accettazione della situazione in cui ci si trova.
Ecco, questo forse può essere uno di quei momenti.
Se hai ricevuto il pignoramento e la tua casa sta per essere venduta in asta, purtroppo l’inevitabile è scontato.
Questo significa che a breve questa casa non potrà appartenerti più.
Sì, è doloroso. Ma quello che fa la differenza è l’approccio con cui gestisci certe emozioni.
Un approccio consapevole potrà aiutarti a limitare i danni emotivi, e non solo.
Ciò che dovresti cercare di salvare a tutti i costi, se ci pensi bene, non è LA CASA di per sé; anche se ti è costata tanto lavoro e tanto sacrificio.
Quello su cui dovresti concentrarti è te stesso e la tua capacità di poterti muovere all’interno di un sistema sociale; a testa alta, senza nessun tipo di impedimento.
Devi cancellare l’etichetta di cattivo pagatore.
Ci hai mai pensato? Non è forse più importante?
Fintanto che rimarrai con il marchio di cattivo pagatore, infatti, non potrai accedere a finanziamenti di nessun tipo: non potrai permetterti nemmeno le spese più piccole.
Avrai sempre la porta sbattuta in faccia. Non credo che questa sia la vita che hai scelto di vivere.
E allora qual è la cosa sensata da fare?
AZZERARE COMPLETAMENTE IL DEBITO. Un taglio netto. E la tua vita potrà ricominciare.